SENZA ZAINO

La scuola ha aderito alla rete “Senza Zaino per una scuola comunità” e ne ha accolto i valori. La Scuola Senza Zaino si realizza, infatti, in relazione a tre valori: ospitalità, responsabilità, comunità. Ospitalità significa rinnovare la didattica ripensando gli spazi scolastici ed organizzando gli ambienti, pensati e realizzati in modo che risultino accoglienti, ordinati, gradevoli, ricchi di materiali a partire dalle aule fino a comprendere l’intero edificio scolastico e gli spazi esterni tra cui il cortile e lo spazio-orto. Essere responsabili significa sentire la voglia di esplorare la realtà, di farsi artefici del proprio destino e di intervenire sulle questioni reali da protagonisti, attraverso la scelta e le attività autentiche che consentono di lavorare con problemi e situazioni reali, che attengono alla vita di tutti i giorni. Significa cogliere il significato di ciò che è proposto e per cui sono mobilitate le proprie risorse interiori (cognitive, emotive, affettive) in un clima di apprendimento motivante. Comunità significa continuo scambio di conoscenze tra docenti e allievi; l’apprendimento è “situato” e sociale: non appartiene più ai singoli, ma è patrimonio posseduto all’interno della cornice più ampia di cui essi fanno parte. La scuola diventa un sistema di relazioni ed evolve verso una comunità di pratiche. Nel modello di Scuola Senza Zaino l’approccio al curricolo è globale ed è l’esperienza scolastica nel suo complesso ad essere formativa. Il concetto di globalità è riferibile anche all’alunno in quanto tale, per cui sono considerate, come artefici di apprendimento, tutte le dimensioni proprie dell’individuo (cognitiva, corporea, relazionale, affettiva, emotiva) e la qualità dell’esperienza che ogni singolo allievo riesce a vivere a scuola. Si può parlare inoltre di globalità in ordine ai saperi, recuperando l’esigenza di individuare il legame tra le discipline di studio, per evitare che la conoscenza risulti frammentaria e rigidamente ripartita in comparti isolati.

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